Ventilatori assiali industriali e centrifughi: ambito di applicazione e differenze

I ventilatori assiali e quelli centrifughi fanno parte della grande categoria della famiglia dei ventilatori industriali che, proprio per il campo di applicazione, hanno delle caratteristiche diverse rispetto a quelli che si notano all’interno di un’abitazione. Lo scopo principale dei ventilatori industriali, siano essi assiali o centrifughi, è quello di far circolare l’aria all’interno di un ambiente. La differenza sostanziale tra i ventilatori domestici e quelli industriali è data dal fatto che sia i materiali con i quali sono stati realizzati che le caratteristiche (portata, velocità e così via) sono nettamente diverse.

Inoltre, i ventilatori industriali, hanno lo scopo di far circolare sostanze gassose (e non solo di far girare l’aria per rinfrescare un ambiente come in caso di apparecchi domestici).

Ventilatori assiali industriali e centrifughi: applicazione

I ventilatori industriali assiali e centrifughi sono diventati degli accessori di importanza fondamentale all’interno di alcuni settori che, per il tipo di attività che svolgono, devono far circolare in maniera costante l’aria. Questo per permettere un raffreddamento dell’impianto produttivo che diversamente si surriscalderebbe troppo, comportando dei rischi notevoli. Tra questi ci sono quelli legati alla sicurezza dei lavoratori e altri connessi al blocco del lavoro. Se infatti un impianto si surriscalda troppo, rischia di dover interrompere la produzione per ore o giorni, arrivando ad arrecare danni dal punti di vista economico.

Per tutti questi motivi è importante che gli imprenditori di alcuni settori, abbiano dei ventilatori industriali adatti al tipo di attività che svolgono. Ma quale tipo di ventilatore industriale scegliere? Assiale o centrifugo? per rispondere a questa domanda è necessario valutare le caratteristiche dei due accessori e il tipo di funzionamento.

Differenze tra ventilatore assiale e centrifugo

I ventilatori assiali industriali funzionano come i ventilatori a uso domestico, ossia il gas estratto viene fatto muovere nel senso parallelo di come girano le pale intorno all’albero. I ventilatori industriali centrifughi, invece, prevedono una deviazione dei gas di 90 gradi. In questo tipo di apparecchio avviene un’estrazione del gas grazie a dei soffianti che attivano un effetto centrifugo e un conseguente aumento di pressione in uscita.

I ventilatori assiali lavorano a velocità molto elevate pur avendo dei diametri inferiori; questo causa un rendimento più basso, una spesa energetica maggiore e un rumore molto più forte proprio per via del movimento veloce delle pale. I ventilatori assiali sono inoltre più piccoli rispetto a quelli centrifughi e hanno un costo di acquisto e di installazione minore.

I ventilatori centrifughi hanno invece delle dimensioni maggiori e non possono essere installati in spazi ristretti ma una forza pressoria maggiore rispetto ai ventilatori assiali. L’installazione di un ventilatore centrifugo richiede una spesa maggiore perché il macchinario è composto da una serie di sezioni che devono essere assemblate tra loro alla perfezione (alcune sezioni, infatti, non sono il linea con la soffiante e quindi devono essere istallate alla perfezione per permettere all’aria di entrare e uscire).
La difficoltà di montaggio richiede quindi l’intervento di personale qualificato e quindi anche un costo maggiore.

Ventilatori industriali: quale scegliere

In base alle proprie necessità e al tipo di ventilazione che si vuole ottenere, è possibile scegliere un ventilatore assiale o uno centrifugo. Dopo aver letto le varie caratteristiche delle due tipologie di apparecchio industriale, è possibile comprendere quale dei due scegliere.

In particolare, con il ventilatore assiale, si potrà osservare una spesa di acquisto e di installazione minore, un ingombro più piccolo e una velocità maggiore contro una forza pressoria più bassa. I ventilatori centrifughi hanno un costo iniziale maggiore (ma permettono di realizzare consumi minori), una rumorosità più bassa e una potenza pressoria maggiore che permetterà di eliminare eventuali gas nocivi legati alla produzione in maniera più efficiente.