Di cosa si occupa il fisioterapista

Quando parliamo della figura professionale del fisioterapista ci riferiamo a un operatore sanitario che ha conseguito una precisa Laurea, ovvero il titolo triennale, ha seguito diversi corsi di formazione fisioterapia ed è esperto in riabilitazione motoria e rieducazione della postura.

Vediamo, quindi, tutti i dettagli relativi alla figura professionale del fisioterapista.

Come abbiamo già accennato, per diventare fisioterapista bisogna seguire un percorso universitario specifico in Fisioterapia, della durata di tre anni, che abilita a svolgere questa professione. Naturalmente, per un fisioterapista è fondamentale anche aggiornarsi continuamente seguendo un corso per fisioterapisti che gli consenta di formarsi sulle ultime tecniche in questo settore.

Può svolgere questa professione sia in via autonoma che collaborando con altre figure sanitarie presso appositi studi medici. Il fisioterapista, nello specifico, si occupa di interventi di prevenzione, di cure e riabilitazione nell’ambito della motricità, delle funzioni corticali e viscerali che possono nascere come conseguenza di patologie nel paziente o per via congenita o acquisita.

Sebbene un fisioterapista abbia di base competenze e conoscenze relative alla riabilitazione motoria funzionale e la rieducazione posturale, nel corso della sua carriera può specializzarsi in diversi ambiti grazie ai vari corsi di specializzazione disponibili in questo campo.

Un fisioterapista è anche colui che suggerisce ai pazienti degli specifici esercizi di ginnastica che vengono studiati per le esigenze specifiche di ogni singolo cliente. Inoltre, consiglia un piano di allenamento che mira a far migliorare nel paziente le funzioni e ad agevolare il recupero.

Come fare a diventare fisioterapista

Come sarà già chiaro dalle informazioni che abbiamo già dato riguardo al background formativo del fisioterapista, la sua formazione è di tipo accademico. Questo è un iter ormai comune nelle nazioni più avanzate. Si deve quindi seguire un percorso universitario ben preciso che consente poi di poter svolgere la professione. Ogni Paese prevede un percorso accademico che va dai tre, quattro o cinque anni totali a cui bisogna aggiungere, poi, eventuali specializzazioni e dottorati, oltre che un corso fisioterapisti di ulteriore formazione. In Italia ci sono più di 50 mila professionisti in questo settore. La storia della figura professionale del fisioterapista, nel nostro Paese, è piuttosto recente se paragonata ad altre nazioni. Troppe sono, però, le persone che svolgono questa professione senza averne titolo. Quindi, bisogna stare molto attenti a chi si affida la propria salute. Per poter individuare un professionista specializzato si devono, quindi, controllare i seguenti fattori: il possesso del titolo di laurea idoneo a svolgere la professione e che sia stato conseguito in Italia o all’estero con conseguente approvazione da parte del Ministero della Salute; l’avvenuta iscrizione a una delle associazioni di fisioterapisti riconosciute dal Ministero. Inoltre, bisogna sempre richiedere, a termine di una visita, il rilascio di una ricevuta fiscale.

La valutazione fisioterapica eseguita dal fisioterapista

Una delle principali attività svolte da un fisioterapista è la valutazione fisioterapica. Si tratta, infatti, del primo step per poter progettare un percorso riabilitativo. Quando un fisioterapista effettua una valutazione ascolta in modo attivo il paziente e conosce la sua situazione di salute. Tutti i dati raccolti gli servono per poter capire la causa della problematica che il paziente lamenta. Nel corso della prima valutazione il fisioterapista pone dei quesiti che riguardano il tipo di dolore di cui soffre il paziente e come incidono sui suoi movimenti (quindi sulle limitazioni). In questa fase, inoltre, è possibile che effettui dei test che gli permettano di approfondire determinati aspetti. Molto importante per un fisioterapista è conoscere la storia clinica del paziente che ha di fronte, sapere quali sono le sue abitudini giornaliere e soprattutto che tipo di lavoro svolge e se pratica sport. Tutte queste informazioni sono utili a creare un contesto intorno la patologia, così da poter stabilire con cura il miglior percorso da intraprendere. Superata questa fase, il fisioterapista individua con il paziente la terapia e i relativi dettagli (sedute e frequenza). Le terapie possono essere di 3 tipi: manuali, strumentali o esercizi riabilitativi.