Come individuare i corsi migliori per parlare in pubblico

Parlare in pubblico è una situazione che mette in difficoltà molte persone. Quando ci si trova nella condizione di doverlo fare, non di rado alcuni avvertono l’agitazione anche a livello fisico, ad esempio sentono accelerare il battito cardiaco, iniziano a sudare freddo, sentono le mani tremare e la voce non riesce a rimanere ferma. Per non parlare di quella sgradevole sensazione di stare arrossendo a vista, che mette ulteriormente a disagio. Ciò può causare problemi sul lavoro, o porre dei paletti nella vita quotidiana, specialmente a livello sociale, sebbene non sempre chi si trova ad annaspare quando si parla di public speaking sia necessariamente una persona timida.

Una comunicazione efficace e che risulti assertiva coincide spesso con la chiave del successo nei suddetti ambiti, specialmente nel mondo moderno, che sembra creato su misura per persone smart. Per questo motivo sono ormai molto diffusi i corsi pensati appositamente per superare la paura di parlare in pubblico. Ovviamente, quando ci si trova di fronte a una vasta scelta, è difficile orientarsi. Di seguito vedremo proprio le caratteristiche di un buon corso di public speaking, così da non incappare in errore.

Come riconoscere un buon corso per parlare in pubblico

Chi è davvero motivato a superare la sua difficoltà di parlare in pubblico deve, prima di tutto, sapere cosa cercare. I corsi di public speaking, infatti, non sono tutti uguali, e ce ne sono alcuni che si distinguono dagli altri perché presentano delle caratteristiche che ne ottimizzano fruibilità e funzionalità, e quindi ne amplificano l’effetto.

Uno dei criteri principali è rappresentato dalla composizione del gruppo. In tal senso il numero di partecipanti è fondamentale: una classe ristretta renderà più facile la creazione di un clima maggiormente confidenziale, che metterà a suo agio ciascun membro, oltre a facilitare l’apprendimento perché garantisce la possibilità, da parte del relatore, di seguire ciascuno quasi individualmente.

Per lo stesso motivo, è bene privilegiare quei corsi che prevedono una parte applicativa che consenta ai partecipanti di condurre delle esercitazioni, affinché possano mettersi in gioco e verificare di persona le abilità acquisite.

Inoltre è fondamentale tenere in considerazione le opinioni di utenti che hanno frequentato il corso in precedenza, perché nulla equivale al parere di chi ha fatto esperienza di prima mano. Solo in questo modo ci si potrà assicurare di iscriversi a un corso che sia mirato a migliorare le abilità comunicative e non divaghi su altri aspetti.

Da cosa diffidare

Infine, alcune considerazioni sulle caratteristiche dei corsi da evitare. Prima di tutto, in linea con quanto detto in precedenza, sono da evitare quelli che prevedono classi pollaio in cui non sia garantita un’assistenza su misura.

Allo stesso modo, bisogna considerare che i corsi che propongono molta teoria, sfruttano i nomi di famosi sociologi e le loro teorie per darsi un tono altisonante, sono generalmente quelli dai quali si riesce a trarre meno profitto. Sono da favorire i corsi che lasciano molto spazio alle esercitazioni pratiche, che consentono ai partecipanti di accrescere la fiducia in se stessi.

Occorre poi ricordare che non serve un corso motivazionale e neanche un coach che fornisca delle indicazioni relative ad altri ambiti della vita in generale. In pratica, non ci si deve rivolgere a un tuttologo, tanto meno a una persona che prometta agli iscritti di aiutarli a superare la loro paura. La persona più indicata è un esperto della comunicazione, che insegni tecniche precise per migliorare l’approccio al pubblico e la gestione di un discorso. In questo modo sarà possibile imparare a contenere non solo quella sensazione di disagio, ma anche i correlati fisici che ne derivano. Grazie all’apprendimento di queste nozioni, miglioreranno di conseguenza la consapevolezza delle proprie capacità e la sicurezza in modo trasversale.