Cosa si intende per mutuo commerciale e chi può farne richiesta

Vista la tendenza attuale ad abbandonare il proprio posto di lavoro da dipendenti, spesso in contesti aziendali, per via di ambienti di lavoro poco motivanti che hanno conseguenze negative sulla salute dei lavoratori, sono sempre di più le persone che hanno deciso di mettersi in proprio realizzando delle attività autonome, provvedendo in primis all’acquisto di un’attività commerciale o di un negozio.

La volontà di aprire una nuova attività commerciale presuppone naturalmente il possesso di una certa liquidità iniziale, essenziale per poter provvedere alle prime spese da effettuare per l’acquisto del luogo fisico in cui si svolgerà l’attività lavorativa. Si tratta quindi di immobili che non sono destinati a residenza privata, per il quale accesso è prevista la richiesta di un apposito mutuo denominato per l’appunto mutuo commerciale. Di solito, siamo abituati a pensare ai prodotti di mutuo come a dei finanziamenti riservati a scopo abitativo. Esistono tuttavia anche dei mutui pensati per chi desidera aprire un’attività commerciale oppure una piccola o media impresa, il che porta ad una distinzione sostanziale tra i mutui commerciali e i mutui abitativi per privati.

Mutui commerciali: principali caratteristiche

I mutui commerciali, rispetto a quelli abitativi per l’acquisto della prima casa, hanno alcune caratteristiche in comune e altre invece molto differenti. Occorre capire quali sono le principali caratteristiche dei mutui commerciali e per comprendere anche quanto realmente è facilitato l’accesso a questi finanziamenti per tutti coloro che ne hanno la necessità. I mutui commerciali prevedono nella maggior parte dei casi dei piani di ammortamento con una durata non superiore ai 20 anni. Inoltre, il rimborso prevede il versamento di una rata per lo più con l’applicazione di un tasso di interesse fisso.

Nella maggior parte dei casi, la cadenza di pagamento della rata risulta essere semestrale anziché mensile. Come accade nei mutui abitativi, come per i mutui abitativi, anche in quelli commerciali è previsto un processo di valutazione dell’immobile che permette di stabilire quale sarà l’importo massimo finanziabile, il quale deve essere compreso tra il 50 e il 75% del valore stimato dell’immobile. Molti creditori inoltre inseriscono all’interno del contratto di concessione del finanziamento a delle specifiche clausole che riguardano nella maggior parte dei casi le finalità di utilizzo della liquidità concessa in prestito, similmente a ciò che accade con i prestiti finalizzati. Se sei alla ricerca di informazioni utili sui mutui commerciali, e non solo, puoi andare sul sito Scelta Mutui Online.

 Documenti da presentare per l’accesso a un mutuo commerciale

Per fare richiesta di un mutuo commerciale occorre consegnare in filiale tutta una serie di documenti che riguardano le garanzie di reddito degli immobili, compresi quelli destinati ad un uso non abitativo. Tra questi documenti troviamo:

  • un documento d’identità in corso di validità;
  • il codice fiscale;
  • l’LTV, ovvero il Loan To Value, il valore percentuale che indica il rapporto tra il capitale richiesto e il valore di mercato dell’immobile, in base alla tipologia di utilizzo dell’immobile stesso;
  • la documentazione relativa all’immobile, tra cui fotografie e planimetria;
  • dichiarazione dei redditi e contratto a tempo determinato o indeterminato;
  • una copia del certificato di proprietà dell’immobile di residenza o le ultime ricevute del canone d’affitto.

Sono previste delle agevolazioni?

I beneficiari dei mutui commerciali hanno a disposizione una serie di agevolazioni grazie ad alcune condizioni prescritte all’interno del decreto legislativo 185 del 2000. Si tratta di agevolazioni pensate per offrire un sostegno all’avvio di attività imprenditoriali di piccole dimensioni da parte di soggetti senza occupazione. Tutte le società SAS, semplici o collettive, possono usufruire di queste agevolazioni, ad esclusione delle ditte individuali delle cooperative e delle società di capitali e di fatto.

Una possibile alternativa: il mutuo chirografario

Chi desidera fare richiesta di un mutuo per acquisto prima casa per l’acquisto di un’attività commerciale può optare anche per un’alternativa, vale a dire il mutuo chirografario. Sono finanziamenti immobili ipotecari offerti solo da pochi istituti di credito che prevedono l’utilizzo di garanzie personali al posto di un’ipoteca. Il mutuo chirografario viene praticato soprattutto per l’acquisto di beni strumentali durevoli e prevedono piani di rimborso abbastanza brevi, pari a un massimo di 60 mensilità. Le percentuali di finanziamento sono condizionate anche dalla presenza di eventuali fondi di garanzia che non si prestano all’acquisto di immobili destinati ad attività commerciali.