Sandali flat infradito: una calzatura antichissima

Lo sapevate che anche i faraoni indossavano i sandali flat? Comodi e colorati, sono la calzatura più antica del mondo. Pensate che le prime testimonianze ci arrivano addirittura dall’antico Egitto del 4000 a.C.: un’eternità fa! Le famose infradito ne han fatta di strada e tra un millennio e l’altro sono arrivate fino a noi. Sarà stata la comodità o il fatto che sono semplicissime da realizzare, ma sono riuscite a rimanere sempre ai piedi delle persone secolo dopo secolo.

Oggi i sandali flat sono la scarpa dell’estate per eccellenza: in spiaggia, al mare, ma anche in città dominano la scena lasciando poco spazio alle concorrenti. Il bello delle infradito è che ne esiste una per ogni gusto. Possono essere minimal, ma allo stesso tempo un tripudio di gioielli, a tinta unita o coloratissime, di classica pelle e cuoio o di sughero, corda e tanti altri materiali. Insomma, chi più ne ha più ne metta.

Scarpe pratiche, comode e poliedriche, i sandali flat ci conquistano oggi come allora. Scopriamo dunque la loro storia e come sono arrivate fino a noi, esplodendo in un clamoroso successo.

Sandali flat infradito: le origini in Mesopotamia ed Egitto

La testimonianza del primo prototipo di sandali flat mai realizzato nella storia ci arriva grazie a una lastra di pietra del 2250 a.C., che ritrae il re Naram-Sin con queste scarpe ai piedi. Anche in Egitto, nello stesso periodo, è stato realizzato un modello simile usando suole di legno e strisce di papiro. La prima età dell’oro delle infradito è stata proprio in Egitto, ben 3500 anni fa. Lì i sandali bassi senza tacco erano considerati degli status symbol: li possedevano solo sacerdoti, faraoni e le persone molto abbienti. Già ai tempi c’erano diversi modelli e varianti per i sandali flat. I più semplici avevano la suola in cuoio o papiro intrecciato, mentre i più sofisticati riservati ai faraoni potevano anche essere fatti d’oro.

Oltre agli egizi, anche altri popoli usarono le infradito e ognuno li realizzava con i materiali che aveva a disposizione. Gli indiani con le fibre di legno, gli asiatici con la fibra di riso, i messicani con yucca e i Massai in Africa con pelle animale.

Sandali flat infradito ai giorni nostri

I sandali flat da donna estivi diventano popolari ai giorni nostri grazie alla Seconda Guerra Mondiale. Quando i soldati americani andarono in Giappone infatti, furono affascinati dagli zori, un tipo di sandali antichissimi realizzati con materiali naturali. Al termine del conflitto li portarono con sé, facendoli circolare anche in Occidente. Dagli zori nacquero i jandals “Japan Sandals” e dai jandals le “flip flop”, o sandali flat.

Dagli anni ’60 in poi le infradito divennero sempre più popolari conquistando oltre all’America anche l’Europa. Oggi le infradito sono considerate le scarpe estive per eccellenza. Oltre alla comodità, la personalizzazione rimane il loro punto forte. Esistono sandali flat bianchi, neri, d’oro, d’argento e di tutti gli altri colori. Ce ne sono di più semplici e di più sofisticati, arricchiti da gioielli o perle e conchiglie. La pelle e il cuoio restano sempre i materiali più utilizzati, ma la sperimentazione non ha limiti.

Un altro metodo per personalizzare i propri sandali flat è l’aggiunta di borchie e borchiette, decori che stanno spopolando nella moda 2022. Le borchiette possono essere posizionate sia sulla tomaia che sul contorno della suola e possono essere sia d’oro che d’argento. Insomma, i sandali flat estivi hanno una storia millenaria che è arrivata fino a noi e non a caso! Sono scarpe comode, fresche, colorate e uniche nel loro genere, che ci fanno stare bene e che sono considerate da tutte, l’unica opzione per eccellenza da indossare in estate.

Leggi anche l’articolo: Perchè è importante il condizionamento industriale in alcune tipologie di aziende